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Confronto Sailor Naginata Togi vs. Leonardo Architect

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edis
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Confronto Sailor Naginata Togi vs. Leonardo Architect

Messaggio da edis »

Ho preso in prestito dall' ottimo Norme una Sailor Progear con pennino Naginata Togi di Nagahara. C'è l' ho da due mesi e credo che la tratterrò finché per usucapione passerà di mia proprietà :twisted:
La sensazione di scrittura è gradevole perché ha il tipico feedback di Sailor ma a mio parere questo tipo di pennino andrebbe fatto su un chiodo. Questa cosa me la disse anni fa un amico che usa l' architect per scrivere in ebraico ma al tempo l' architect che avevo preso con la Leonardo Momento Magico Cherry Koi lo usavo poco per capire. Ho iniziato ad apprezzarlo da due anni a questa parte tanto da prenderne un altro con la Momento Zero Nuvola.
Il Naginata Togi non è un Architect anche se usato con scrittura occidentale gli somiglia molto, è meno spigoloso di un Architect e per questo bisogna fare attenzione agli occhielli che tendono ad impastarsi.
Io preferisco l' Architect e credo che guardando la prova di scrittura di capisca anche il perché. Cercherò comunque di convincere il proprietario a cedermi il suo Naginata in cambio di soldi o altra merce, soprattutto perché è un Sailor col vecchio logo, a mio avviso superiore ai nuovi in circolazione :)

La scrittura che ottengo con questo tipo di grinding mi piace molto, è un pennino che mi costringe a scrivere più lentamente e ad ottenere così un foglio sempre ordinato con parole sempre leggibili e non soggette ad interpretazione:-)
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maylota
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Messaggio da maylota »

Concordo con la tua analisi.

Anzi, sono un po' più drastico e direi che il Naginata Togi** con un architect ci azzecca meno di quello che sembra (a meno che uno non sia molto disciplinato cosa che io non sono)
Credo che nasca per un uso molto particolare, forse caratteri giapponesi scritti ben grandi. Perchè come giustamente dici è molto bagnato se si scrive più in piccolo. Tu hai un M/F e lo usi con Blue Black. Figurati il mio che è un M, che uso col Sailor Blue ed è pure su una KOP e quindi più grande :shock:
Comunque sia l'Architect di Leonardo che il Naginata Togi di Sailor sono Signor pennini che danno molta soddisfazione e quindi piacevoli da avere entrambi.

** quello originale inventato da Nagahara Sr 30 anni fa, ora "Naginata" è usato per vari altri pennini che però hanno in comune con l'originale poco più della forma a mio parere.
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novainvicta
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Messaggio da novainvicta »

Interessanti valutazioni anche se credo un confronto tra i due pennini avrebbe dato un giudizio più obiettivo usando lo stesso inchiostro.
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edis
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Messaggio da edis »

novainvicta ha scritto: lunedì 3 novembre 2025, 16:14 Interessanti valutazioni anche se credo un confronto tra i due pennini avrebbe dato un giudizio più obiettivo usando lo stesso inchiostro.
Potrei provare a caricare la Sailor con il Platinum rosa, con lo School Blue temo sarebbe inutilizzabile...
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Messaggio da sansenri »

avevo provato un Naginata Togi tempo fa, bello, me lo avevano proposto su una Pro Gear giallo banana, ma non ne ho colto l'utilità.
Un po' mi spiace invece di non aver preso la penna.
Di recente ricordo di aver provato il tuo Achitect di Leonardo e anche il Naginata prestatoti da Normie.
Scrivendo in corsivo sono entrambi pennini che non si prestano.
In stampatello (nel mio caso stampatello maiuscolo) sono invece entrambi belli, l'architect di Leonardo tira fuori quel pelo di variazione di tratto in più che in stampatello ci sta, ma è anche vero che il Naginata non lo so usare al meglio.
Tu comunque lo usi proprio come un architect (e con mano ferma). Guarda qua: :)
Naginata vs Architect Leonardo.jpg
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Messaggio da edis »

sansenri ha scritto: lunedì 3 novembre 2025, 17:50
Tu comunque lo usi proprio come un architect (e con mano ferma). Guarda qua: :)
Sì e proprio per via della mano ferma sono più comoda con il pennino d'acciaio sia per come è rigido che per come poggia sulla carta.
Bella la schematizzazione :)
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

Ma una curiosità, l'architect non doveva esprimere una variazione di tratto fra direzione orizzontale (più largo) e verticale (più stretto)?
Nelle prove di sopra non ce la vedo.

Simone
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Messaggio da edis »

piccardi ha scritto: lunedì 3 novembre 2025, 20:55 Ma una curiosità, l'architect non doveva esprimere una variazione di tratto fra direzione orizzontale (più largo) e verticale (più stretto)?
Nelle prove di sopra non ce la vedo.

Simone
Ciao Simone, ho provato a fare una prova di scrittura e a zoomare di più la foto, spero sia migliore della precedente:
IMG_20251103_211252596_HDR~2.jpg
L' architect varia di tratto sia inclinando avanti -indietro che destra - sinistra, le "astine" (ad esempio la "p" o la "l") sono tutte sottili perché scrivendo becco proprio la zona centrale del pennino, chi è più bravo di me lo fa con tutte le lettere, anche con le "t" :)
Ultima modifica di edis il lunedì 3 novembre 2025, 21:19, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Musicus »

Un secolo fa (nel 1925) il pubblico si sarebbe sentito preso... in giro se gli avessero proposto un pennino "da architetto", quando le mani (quelle di allora, almeno :lol: ) erano tutte in grado (udite, udite!) di ruotare la penna che montava un pennino stub/oblique!! :o
17-14.jpg
Screenshot_20251103_214731_Drive.jpg
Parker Catalog 1925 / Parker "Gems of Salesmanship" 1925 (Fonte PCA)


Meno male che adesso ci sono i pennini dedicati! :P

:wave:

Giorgio
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Messaggio da maylota »

"Architect" per definire un pennino è notoriamente invenzione del 21 secolo.
Cosa usassero nella Comunità Ebraica per scrivere prima del rebranding non lo so:
set-di-alfabeto-ebraico-su-sfondo-bianco-k77rcw.jpg
Ma il sospetto che il pennino Hebrew/Arabic fosse in circolazione prima del re-branding in architect mi viene.... :D
Venceremos.
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Messaggio da piccardi »

edis ha scritto: lunedì 3 novembre 2025, 21:14 L' architect varia di tratto sia inclinando avanti -indietro che destra - sinistra, le "astine" (ad esempio la "p" o la "l") sono tutte sottili perché scrivendo becco proprio la zona centrale del pennino, chi è più bravo di me lo fa con tutte le lettere, anche con le "t" :)
Si, grazie per la foto, qui di vede un po' meglio, specie nello scritto in rosso, ma mi sembra una variazione molto piccola, neanche lontanamente paragonabile a quella di uno stub.

Questo è quello che si ottiene con un OB appena stub, se usato nella seconda posizione indicata dal Catalogo del 1925 mostrato da Giorgio. Con uno stub la cosa sarebbe meno comoda, dovendo stare quasi verticali, avere un obliquo rende la posizione di scrittura molto più comoda:
OB slighty stub
OB slighty stub
La foto fa pena, fatta rapidamente col telefonino, ma spero la differenza, specie nelle maiuscole, si noti. Direi che l'architect posso tranquillamente continuare ad ignorarlo.

Simone
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Messaggio da edis »

piccardi ha scritto: martedì 4 novembre 2025, 10:02 Questo è quello che si ottiene con un OB appena stub, se usato nella seconda posizione indicata dal Catalogo del 1925 mostrato da Giorgio. Con uno stub la cosa sarebbe meno comoda, dovendo stare quasi verticali, avere un obliquo rende la posizione di scrittura molto più comoda:
Credo di essermi persa, il post mette a confronto il Naginata Togi di Sailor che, per chi non riesce a rubarlo a Normie, nuovo lo paga come un buono del tesoro al portatore e l'architect di Leonardo (ma ci sono anche altri nibmeister che lo fanno) che costa circa 1/10 con cui ottengo lo stesso effetto. Il mio scopo è quello di avere un pennino che mi consenta di scrivere nel mio italico rivisitato e corretto (non sono una calligrafa, non sono brava). Non voglio la variazione di tratto che si ottiene con il pennino obliquo, ne ho diversi e ho smesso di usarli come ho smesso in questo momento di usare gli stub perché non voglio quel delta tra tratto verticale e tratto orizzontale, non mi piace. Voglio un minimo di variazione ma non linee 0.3 e altre 1.1 perché non mi piace il risultato finale. Il vantaggio di avere l' Architect è il tratto "squadrato" (non kugel) ma con un' escursione accettabile.
Ultima modifica di edis il martedì 4 novembre 2025, 10:38, modificato 1 volta in totale.
Roland
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Messaggio da Roland »

edis ha scritto: martedì 4 novembre 2025, 10:37 Voglio un minimo di variazione ma non linee 0.3 e altre 1.1 perché non mi piace il risultato finale. Il vantaggio di avere l' Architect è il tratto "squadrato" (non kugel) ma con un' escursione accettabile.
Hai provato il pennino la fenice di Leonardo csi fine in oro 14k ? E praticamente quello che cerchi, la forma della punta è quasi quadrata con spigoli molto netti e quindi con una bella variazione di tratto ma restando sempre un tratto fine (tipo aurora fine).
La stessa cosa la otterresti con un Italico fine per Parker duofold.
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Automedonte
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Messaggio da Automedonte »

Roland ha scritto: martedì 4 novembre 2025, 13:24
edis ha scritto: martedì 4 novembre 2025, 10:37 Voglio un minimo di variazione ma non linee 0.3 e altre 1.1 perché non mi piace il risultato finale. Il vantaggio di avere l' Architect è il tratto "squadrato" (non kugel) ma con un' escursione accettabile.
Hai provato il pennino la fenice di Leonardo csi fine in oro 14k ? E praticamente quello che cerchi, la forma della punta è quasi quadrata con spigoli molto netti e quindi con una bella variazione di tratto ma restando sempre un tratto fine (tipo aurora fine).
La stessa cosa la otterresti con un Italico fine per Parker duofold.
A parte che Rita credo abbia provato tutti i pennini di Leonardo prima ancora che venissero messi in commercio, il CSI lavora al contrario rispetto all’architech perché ha orizzontale sottile e verticale spesso.
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Messaggio da sansenri »

Roland ha scritto: martedì 4 novembre 2025, 13:24
edis ha scritto: martedì 4 novembre 2025, 10:37 Voglio un minimo di variazione ma non linee 0.3 e altre 1.1 perché non mi piace il risultato finale. Il vantaggio di avere l' Architect è il tratto "squadrato" (non kugel) ma con un' escursione accettabile.
Hai provato il pennino la fenice di Leonardo csi fine in oro 14k ? E praticamente quello che cerchi, la forma della punta è quasi quadrata con spigoli molto netti e quindi con una bella variazione di tratto ma restando sempre un tratto fine (tipo aurora fine).
La stessa cosa la otterresti con un Italico fine per Parker duofold.
Rita risponderà da sè, ma credo li abbia i CSI...

In realtà io capisco cosa lei dice, la sua grafia è un maiuscoletto (da lei ovviamente personalizzato). Prove ne ha fatte con pennini di tutti i tipi. Ultimamente (Rita è una che cambia gusti, ma al momento...) le interessa che il suo scritto sia pulito (pennino rigido, con i soft si è divertita ma adesso le serve scrivere in modo discretamente rapido e preciso), ma non noioso (quindi un minimo di variazione di tratto lo desidera, ma non esasperato), quindi l'architect lo trova utile, anche se non si tratta di una lama affilatissima.
Un italico sarebbe costretta a girarlo, ma non è la stessa cosa, graffierebbe da matti sullo spigolo, a meno di non tenerlo praticamente in verticale.
L'architect è sostanzialmente uno stub in verticale (opportunamente sagomato però per usarlo alla giusta inclinazione), se a lei va bene, perché proporle altro?

Sulla questione "meglio un architect di Leonardo che un Naginata Togi" che in qualche modo lei fa notare, le volevo però dire che questo (per sua fortuna) vale per lei! :)
Il Naginata ritengo serva per altro.
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