sansenri ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 21:41
Simy ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 20:39
Comunque, il punto di partenza era sul riuscire a distinguere e non sul trovare migliore.
Tuttavia c'è sempre il cortocircuito per cui: oro = prezioso; prezioso = migliore; pennino che mi piace di più = migliore; pennino che mi piace di più = deve per forza essere d'oro.
L'essere alla cieca significa rimuovere il bias della conoscenza che il tale pennino è d'oro e se è d'oro sarà migliore. Quindi, se mi trovo bene con la tale penna, sarà quella con il pennino d'oro.
Invece, i risultati su questo raffazzonato (ma simpatico, a mio avviso) esperimento, dicono che per i 2/3 del campione, l'acciaio è meglio. Ovvero: nello scriverci lo hanno ritenuto migliore e hanno deciso che doveva essere il pennino d'oro. E sbagliavano.
Il doppio cieco, comunque, è quello in cui anche chi raccoglie i dati non è informato su cosa ha fornito per lo studio il doppio cieco elimina i bias involontari di chi il test lo somministra che, senza rendersene conto, potrebbe comunicare con atteggiamenti o sguardi che cosa sta somministrando.
Ma la doppia prova per valutare i bias ci sta. E io credo che il campione che sa cosa sta maneggiando sarebbe più sbilanciato a ritenere le penne con pennino d'oro "migliori".
non è come dici, Simy.
I risultati, come ho detto sopra, non indicano "che l'acciaio è meglio".
Magari se prendevi un panel diverso di uilizzatori veniva fuori che preferivano l'oro! Hanno dato un parere soggettivo, non puoi tirare una conclusione oggettiva dalle loro preferenze.
Rimane valida l'assunzione di partenza, riuscire a distinguere e non trovare migliore, il test il migliore in pratica non lo cerca non è il suo scopo, però delle differenze le ha colte.
Non mi pare di aver detto che il test stabilisce che l'acciaio è migliore ma che - chi è stato cavia - ha indicato il pennino che preferiva come "è d'oro", a causa delle aspettative e dei bias. E' certo che si tratta di un risultato soggettivo, d'altra parte la domanda del test parte da un "secondo te", non "secondo quali misurazioni".
Riguardo le differenze, non ci viene detto quali differenze sono state colte. D'altra parte, non ci viene detto nemmeno se quei pennini sono stati levigati in modo perfettamente analogo. Stai a vedere che - magari - lì dentro c'era un pennino d'oro non tanto ben curato e quelli di acciaio ne sono usciti come più apprezzati solo perché erano stati meglio rifiniti.
D'altra parte, una differenza la senti se tra due penne perfettamente identiche una ha un pennino sensibilmente disallineato. Se le provi alla cieca, qualora il difetto non fosse troppo smaccato, potresti anche farti l'idea che sono pennini diversi e che uno è quello più piacevole e l'altro lo è meno.
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 22:37
Simy ha scritto: ↑martedì 2 settembre 2025, 23:36
Tuttavia non è il punto del test del video. Chiaramente il test del video cerca di indagare se siano distinguibili i diversi materiali che compongono pennini dalle caratteristiche analoghe. Per il concetto per cui non puoi confrontare pere e banane.
La curiosità espressa è proprio relativa al fatto se l'esperienza sia percepita come migliore se il materiale alla base di un pennino "medio" è diverso ma non il comportamento generale del pennino
ma mi pare che siamo d'accordo, è proprio il punto del test, capire se ci sono delle differenze (ma nota che la flessibilità è una delle differenze più percepibili)! E se ci sono, sono dovute ai materiali (se no, a che altro, visto che sei bendato e influenze esterne non ne subisci?)
ok ma non puoi confrontare un pennino rigido con uno morbido, sono cose diverse
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 22:37
Simy ha scritto: ↑martedì 2 settembre 2025, 23:36
Sì, appunto. Non sarei in grado di distinguere l'oro dall'acciaio. Solo la rifinitura della punta.
Ma ti sbagli proprio, e non hai fiducia nei tuoi sensi. Quando usi un pennello di martora e uno di pony la differenza la senti?
Mai usati né pennelli di martora né pennelli di pony! sorry, non ho mai comprato pennelli di setole naturali
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 22:37
Chiariamo una aspetto, che altrimenti ci giriamo attorno all'infinito, l'ho gia detto, se prendi due pennini, uno in acciaio e uno in oro, tra i più rigidi esistenti (facciamo proprio l'esempio di due Jowo...) la differenza è molto difficile da cogliere, forse non la colgo nemmeno io, nemmeno senza la benda!. Però accidenti è un caso limite! Se il test si basa su un caso limite, è un test "limitato", falsato dal fatto che partiamo da due pennini che sono già "quasi uguali". Che senso ha cercare differenze tra due pennini che sappiamo già che sono quasi indistinguibili?
Se il test si prefissava questo ha ragione maylota...
Il test si prefissa di provare a rispondere alla domanda se l'oro è differente dall'acciaio "a sensazione" in qualunque situazione. La situazione in cui i due materiali sono trattati per creare pennini simili è il solo modo in cui elimini i casi limite dell'oro. A metterci un pennino flessibile contro uno Jowo standard quale confronto fai? Non saprai mai se il materiale in sé, scevro da altre caratteristiche, è distinguibile.
La prova limite era esattamente lo scopo, perché c'è chi si mette in bocca che distinguerebbe l'oro in qualunque situazione.
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 22:37
Se prendi due pennelli uno di martora e uno sintetico che mima la martora, la differenza la senti, bendata?
Magari tu sì, perché hai esperienza, io probabilmente no
No, mai usato un pennello di martora vera
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 22:37
Simy ha scritto: ↑martedì 2 settembre 2025, 23:36
Alcune sicuramente. Altre non c'entrano nulla.
E chi ha detto di no? Alcune hanno origine diversa, altre invece possono derivare dai materiali, è normale.
Certamente
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 22:37
Simy ha scritto: ↑martedì 2 settembre 2025, 23:36
Infatti non penso che tutti mi daranno la stessa sensazione. Ho delle preferenze basate esattamente sulle differenti sensazioni di ciascun pennino. Quello che noto nelle mie preferenze (ovviamente posso basarmi su quelle perché le conosco bene e so che è pura anedottica ma al momento ho solo questo strumento a disposizione) è che il materiale del pennino non è quello che le anima.
Come fai a dire che non è "anche" il materiale?
Se dobbiamo stare a guardare il fatto che, magari, Platinum usa una lega d'acciaio diversa da Sailor, allora non ne usciamo più. Chiaramente c'entra anche il materiale in ogni pennino. Questo non significa affatto che c'entra l'oro specificamente.
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 22:37
Simy ha scritto: ↑martedì 2 settembre 2025, 23:36
Riconosco l'eccellenza di certi pennini in oro (Sailor e Capless), ma non battono - per me, chiaramente - il gruppo scrittura di Preppy/Plaisir e compagnia cantante.
E perché devono batterlo? tu sei come quelli del test, esprimi una preferenza, ma cogli la differenza! (in quanto la percepisci e stabilisci a quale dare la tua preferenza)
Sì, appunto, ma la differenza non è tra oro e acciaio
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 22:37
Simy ha scritto: ↑martedì 2 settembre 2025, 23:36
Magari se Sailor facesse un pennino in 21 carati seguendo le linee guida dei pennini Preppy andrei in visibilio e scoprirei - come si dice - the best of both worlds. A ora posso confrontare il pennino di Sailor per come Sailor lo ha concepito e il pennino di Preppy per come Platinum lo ha concepito, ciascuno con i suoi materiali. Questo mi porta a escludere la variabile "materiale" dalla valutazione. Perché non è l'acciaio del pennino Preppy a rendermelo piacevole, è la progettazione, il design, la produzione. Altrimenti dovrei adorare i pennini Lamy Safari solo perché sono in acciaio. Quelli, invece, li aborro.
Ma certo, l'ho detto prima, ci sono tante variabili che influiscono, al punto che esistono pennini in acciaio meravigliosi e pennini in oro orrendi e viceversa (però non hai alcun elemento sicuro per escludere la partecipazione del materiale alle sensazioni che provi).
Qui mi riferisco sempre al cogliere la differenza tra acciaio e oro. Sento le differenze tra i due pennini nel loro insieme. In queste differenze c'entra il materiale? Sì, assolutamente sì. Questo mi permettere di dire se un pennino è d'oro e l'altro no? No, assolutamente no.
Perché no?
Perché non esiste uniformità nelle differenze che sento.
Non è che nei pennini in oro sento sempre lo stesso tipo di caratteristica. E lo stesso per quelli in acciaio.
Ogni singolo pennino fa storia a sé. Il materiale è parte di questa storia ma non è l'essere d'oro o di acciaio a farlo distinguere. Io non lo distinguo. Se mi dicessero che il Sailor 21kt è di acciaio e io fossi ignorante al riguardo, ci crederei. Perché per me il pennino Sailor ha una sensazione di uso che c'entra con il pennino Sailor nel suo insieme, non con l'oro. Perché prendo altri pennini d'oro in mano e le sensazioni sono diverse. Il 3776 è tutto un altro mondo. Il Pilot è tutto un altro mondo. Lo Scribo è tutto un altro mondo. Non hanno alcuna somiglianza tra loro e sono tutti in oro.
Davvero, per me non si somigliano in niente. Sono pennini con caratteri così differenti che potresti raccontarmi che sono fatti ciascuno di un materiale diverso e io non avrei niente con cui smentirti (a parte un esame fisico-chimico, ovviamente). Per me, se mi dici che il pennino Scribo è fatto di perline di vetro (ovviamente nell'evenienza che io non sapessi cosa sto maneggiando), ti guarderei con tanto d'occhi, impressionatissima

Le migliori perline di vetro della storia
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 22:37
Simy ha scritto: ↑martedì 2 settembre 2025, 23:36
Il materiale influenza sicuramente una parte dell'esperienza. Da quello che io ho imparato di me è che - per me - ha più rilevanza altro.
Benissimo, ma stai esprimendo ancora preferenza, sicuramente sei incappata in pennini dove il materiale influisce poco e influiscono di più altri aspetti, in questo caso però sei tu che stai confrontando mele e pere (un 14k Sailor e un Lamy Safari sono quanto più diverso ci sia...)
Eh no, non puoi dirmi di confrontare Jowo con pennini flessibili e poi dirmi che Lamy e Sailor sono diversi, dai
Il punto della mia affermazione è tutto rivolto al materiale. Ti scrivo tutto il giro, magari ci capiamo meglio.
Con la logica per cui, nel mondo stilografico, i pennini ritenuti migliori sono quelli in oro, dovrei ritenere che i pennini Preppy sono in oro, perché per me (ovviamente soggettivo, si parla di scrivere, non di misurare) quei pennini sono tra i migliori.
Poi, invece, mi viene detto che sono in acciaio.
Allora, se il materiale è così rilevante, dovrei cominciare a pensare che tutti i pennini in acciaio sono i migliori. Di conseguenza, dovrei auto-convincermi che i pennini di una Lamy Safari sono tra i migliori
solo perché sono in acciaio.
Non è un ragionamento per assurdo, è solo la questione girata al contrario. Una grandissima fetta di amanti di stilografiche hanno questo in testa: il pennino è in oro, allora è migliore. Punto. A prescindere che sia stato tagliato e limato da un cieco senza tre dita e ubriaco.
Visto che è chiaro che non è vero che un pennino,
solo ed esclusivamente sulla base del materiale di cui è fatto, è un buon pennino (e bada bene, qui sto continuando sulla linea del bias: se è buono, allora deve per forza essere quello prestigioso e costoso, quindi quello d'oro, perché l'essere umano funziona così in media), non ritengo che si possa affermare che il materiale del pennino abbia davvero così tanta influenza. Altrimenti o io sono costretta a cominciare a pensare che i pennini della Safari sono fenomenali o devo cominciare a pensare che i pennini in oro sono orribili solo per il fatto che un economico pennino Preppy mi supera (per me, soggettivo ma sempre il bias di cui sopra) un oro Sailor.
Chiaramente non sta in piedi la cosa.
Continuando a dire: sì, ANCHE il materiale c'entra, no, il materiale non è determinante ma nemmeno alla lontana. E non è riconoscibile a meno di casi estremi, come i flex.
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 22:37
Simy ha scritto: ↑martedì 2 settembre 2025, 23:36
Sarei davvero curiosa di provare - se mai esistesse - un pennino 3776 in acciaio per capire in modo più diretto quanto il materiale influenza la mia percezione di quel pennino. Perché a oggi so dirti che è il mio preferito ma non posso dirti che lo è ANCHE perché è d'oro e non posso farlo perché non esiste una controparte simile in acciaio. Questo è tutto il senso di confrontare pennini analoghi ma in due materiali diversi.
Posso concordare, meglio confrontare pennini il più possibile simili come forma, per valutare se il materiale influisca
Non solo come forma, anche come "carattere". Se il materiale è il discrimine, ogni altra variabile deve essere resa quanto più muta possibile
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 22:37
Simy ha scritto: ↑martedì 2 settembre 2025, 23:36
Questa imparzialità credo che sia un po' un unicorno
Ci saranno sempre condizionamenti, ma devi fidarti il più possibile dei tuoi sensi, se dipingi, li hai sviluppati più di altri.
Ma non è vero

Non serve chissà quale sensibilità ai materiali per dipingere. Serve solo conoscerli e decidere quali tecniche possono farli rendere meglio. Eventualmente ho sviluppato maggiore discernimento dei colori solo perché ho visto una marea di pozzetti di acquerelli da poter capire freddo/caldo, verde/rosso: c'è scritto sulle etichette.
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 22:37
Simy ha scritto: ↑martedì 2 settembre 2025, 23:36
Credo che, fondamentalmente, su una materia come questa non ci sia l'imparzialità. Non abbiamo strumenti che possano misurare asetticamente e oggettivamente qual è l'esperienza migliore. E la famosa percezione della differenza - nel mio completamente personale e soggettivo mondo - è un po' un'illusione
E non ho detto che ci sia l'imparzialità totale, ho detto il più possibilmente imparziale
Sì ma essere più possibile imparziali in una cosa come questa come si fa? Non vedo un modo, nel momento in cui lo strumento di "misura" è l'essere umano.
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 3 settembre 2025, 22:37
Simy ha scritto: ↑martedì 2 settembre 2025, 23:36
Hai ragione, si parla di differenze e non di preferenze. Spesso, tuttavia, tendiamo ad associare la parola "migliore" a quello che preferiamo e la parola "migliore" viene ammantata di prestigio. Quindi, chi avrà un'esperienza che percepisce migliore con un dato pennino tenderà a credere che è proprio quello il pennino d'oro, perché si aspetta che l'oro - pregiato - debba dare una migliore esperienza, ovvero che lo si debba preferire. Che è poi l'aspettativa che ha chiunque voglia fare il salto dalla TWSBI alla Sailor tot-carati (faccio esempio a caso). Perché legge o sente dire che il pennino in oro è migliore. Poi, magari, succede che questa persona odia il feedback Sailor e si chiede che diavolo si sia calata la gente per credere che il pennino in oro sia meglio del suo affidabilissimo e liscio Jowo TWSBI in acciaio.
no, no, l'equivalenza scontata oro = pennino migliore non esiste. Non è detto, ed io non sto cercando di dirlo o di convincere nessuno (anche se, se devo scegliere tra tutti i miei pennini, ho preferenze molto maggiori per quelli in oro, ma sono mie personali preferenze, non perché siano "migliori", ma perché si comportano in modo differente dalla maggior parte di quelli in acciaio, ed io preferisco quel tipo di comportamento).
Conosco persone che odiano la morbidezza e la flessibilità che è più facile trovare sui pennini in oro e che quindi si rivolge a pennini in acciaio per scelta, non per questioni economiche o di prestigio...
(Tra i pennini in acciaio io preferisco molto i Pelikan)
Parlavo di pregiudizi, non di affermazioni assolute.
L'effetto pennino in oro è identico all'effetto iPhone. Ed è difficile esserne scevri.
Basta vedere il post sulle 5 penne. C'è una valanga di penne con pennini in oro tra le "irrinunciabili". Sono tutte preferenze personali ma che delineano una tendenza. Se fosse solo questione di preferenze scevre da pregiudizi e autosuggestione, dovremmo - per le leggi della statistica - trovare il 50/50. Mi è davvero difficile non pensare che tutto l'amore per questa vagonata di pennini in oro derivi ANCHE (non solo ma anche) da autosuggestioni e condizionamenti.